Supply Chain Management: inizia con la schedulazione della produzione
Se si parla di industria, si parla di Supply Chain. Il processo produttivo è infatti il cuore pulsante di un’azienda industriale e l’efficienza di quest’ultimo deriva da una corretta gestione della catena di distribuzione (supply chain management), ovvero una gestione che parte dalle basi dell’intera fase di produzione.
La schedulazione della produzione è un’attività che, se effettuata con strumenti innovativi e integrati, permette di ottimizzare il piano di produzione.
Supply Chain nell’era 4.0
Nel contesto odierno, la Supply Chain deve presentare caratteristiche precise per poter dare i suoi frutti e rendere il processo produttivo competitivo e performante. Innovazione, flessibilità e proattività: queste sono le principali caratteristiche per stare al passo con la quarta rivoluzione industriale, oltre ovviamente alla digitalizzazione, requisito che ne racchiude il vero valore.
Cosa si intende per Suppy Chain digitalizzata? Questo termine comprende diversi significati e caratteristiche, di cui la più importante è l’integrazione con soluzioni aziendali intuitive e comunicanti.
Adottare una Supply Chain digitalizzata corrisponde quindi ad avvalersi di una soluzione completa e integrata di pianificazione e gestione della produzione affinché tutto il processo divenga maggiormente reattivo, trasparente e in grado di adattarsi all’eventualità di eventi perturbativi. Le aziende in questo caso potrebbero ottenere vantaggi su più fronti, come minori costi operativi, riduzione consistente dei tempi di consegna, rafforzamento della capacità di analisi dei dati, consentendo quindi una visione futura strategica, basata su analisi e report affidabili. Aspetto quest’ultimo importantissimo: in un momento come questo, di forte competizione e saturazione del mercato, le decisioni strategiche per il proprio business devono essere prese sulla base di analisi e report precisi e attendibili, possibili soltanto scegliendo uno strumento solido e integrato.
Oltre ad avere una soluzione di gestione della produzione digitalizzata, è importante averne una “su misura”, cioè studiata sulle precise esigenze produttive di un’azienda.
La gestione della catena di distribuzione coinvolge diverse fasi/dipartimenti: marketing, rapporti con i fornitori, rapporti con i clienti, approvvigionamenti, gestione e stoccaggio scorte, gestione degli ordini di produzione e d’acquisto, gestione delle consegne, logistica di ritorno. Non tutte le aziende si occupano di gestire tutti i processi, per questo una soluzione di Supply Chain Management si divide in diversi moduli, ognuno dei quali dovrebbe rispondere a un bisogno preciso.
Quali requisiti deve avere un piano di produzione perché venga definito efficiente?
Previsioni affidabili
Come già accennato precedentemente, le migliori pianificazioni derivano da simulazioni e analisi degli scenari possibili e già avvenuti per poter migliorare le decisioni di business. È essenziale dunque che i dati vengano raccolti ed elaborati in maniera intelligente. Un’analisi non completa e approfondita comporterebbe conseguenze, anche significativamente negative, sulle decisioni future.
Gestione del magazzino
Il magazzino deve essere monitorato e pianificato per determinare le scorte necessarie a garantire sempre il servizio clienti e contemporaneamente per evitare gli sprechi.
Rispetto dei vincoli aziendali
Un buon piano di produzione deve tenere conto della capacità produttiva per poterla massimizzare, senza mai superarla. Rispettare i vincoli di produzione e ottimizzare gli intervalli di tempo tra un processo e l’altro assicura maggiore efficienza e riduce il rischio di ritardi.
Fattori di rischio
Per valutare meglio i fattori eventuali di rischio diventa necessario raccogliere tutte le informazioni storiche simili che diano indicazione dei tempi, dei materiali e delle problematiche riscontrate per essere in grado di far fronte a ogni ostacolo.
Gestione del cambiamento
Un’altra fase complicata nella pianificazione della produzione consiste nelle modifiche degli ordini. Il cambiamento non è sempre immediato e facile da gestire, a volte può anche richiedere di fare “tabula rasa” e creare un nuovo piano di produzione.
Una soluzione di schedulazione della produzione può aiutare molto nell’ottimizzazione del piano produttivo e ottenere quindi i vantaggi sopraelencati. Vediamo nel dettaglio le aree di interesse di uno schedulatore.
Schedulazione della produzione: la base per ottimizzare il tuo piano produttivo
Lo schedulatore è l’elemento chiave del processo produttivo: permette di assegnare e pianificare la sequenza delle diverse attività a ciascuna risorsa in base alla loro disponibilità e capacità produttiva, con l’obiettivo di minimizzare i costi e tempi di produzione.
Lo schedulatore va a risolvere molte delle criticità proprie del processo produttivo, come:
- scarsa reattività a fronte di eventi perturbativi come variazioni delle priorità commerciali, inserimento degli ordini urgenti, variazioni delle disponibilità delle risorse, modifica del piano arrivo dei materiali
- livello di complessità della attività di organizzazione e sincronizzazione del lavoro interno ed esterno con le attività di fornitura
- complessità di calcolo e di modello per la pianificazione delle risorse
Tutte queste criticità, se risolte, possono ottimizzare l’intero processo produttivo e migliorare il servizio sia con i fornitori che con i clienti.
Una soluzione di schedulazione della produzione non si ferma qui, ma prevede diverse fasi per il miglioramento dell’intero piano produttivo:
- Analisi del piano di produzione
- Creazione di un nuovo piano ottimizzato
- Realizzazione di simulazioni e comparazione dei risultati
- Modifica manuale del piano in base ai risultati ottenuti
- Salvataggio dei nuovi dati relativi al nuovo piano produttivo
Uno strumento di schedulazione della produzione è il punto di partenza per avere una Supply Chain digitalizzata.